Il divario pensionistico tra uomini e donne è un problema reale e diffuso, evidenziato dai dati sulle pensioni in alcune province Italiane. Questa disparità nelle pensioni si manifesta in modo significativo sia in quelle erogate ai dipendenti che a coloro che lavoravano come autonomi.

Disparità delle pensioni per dipendenti e autonomi

I dati della Cgil rivelano una disparità considerevole tra gli importi delle pensioni percepite dagli uomini e dalle donne. Ad esempio, un ex dipendente percepisce in media 2.221 euro al mese se è uomo, mentre una donna riceve solo 1.152,02 euro. Lo stesso divario si osserva nelle pensioni di anzianità per ex lavoratori autonomi: gli uomini ricevono in media 1.464,72 euro al mese, mentre le donne solo 882,51 euro.

Disuguaglianze persistenti: pensioni assistenziali e gestioni facoltative

Anche nelle pensioni assistenziali e nelle altre gestioni, il divario di genere è evidente. Ogni pensionato riceve in media 509,31 euro al mese, mentre ogni pensionata solo 471 euro. Anche nelle assicurazioni facoltative, le donne ricevono mediamente di più degli uomini: 547,46 euro al mese rispetto ai 352,64 euro degli uomini.

Difficoltà per le lavoratrici parasubordinate

Anche tra i lavoratori parasubordinati, il divario di genere persiste. Mentre gli uomini con questo tipo di contratto ricevono una pensione media di 325,33 euro al mese, le donne ricevono solo 189,15 euro. Anche se le differenze sono meno marcate per coloro che ricevono assegni da fondi sostitutivi, come gli ex dipendenti delle Ferrovie dello Stato, il divario di genere è comunque presente.

Riflessioni sulla disparità pensionistica

La Cgil commenta che il divario tra le pensioni degli uomini e delle donne è evidente e significativo. Ad esempio, nella pensione di vecchiaia Fpld, la pensione media delle donne rappresenta solo il 51,87% di quella degli uomini. Questa disuguaglianza è il risultato di molteplici asimmetrie legate alla tradizionale divisione dei ruoli sociali.

La necessità di interventi tempestivi

È chiaro che le pensioni dei lavoratori al termine della loro attività lavorativa siano notevolmente diverse in base al genere e questo fenomeno, particolarmente accentuato in Italia, deve essere affrontato con urgenza. È essenziale intervenire per evitare che le future generazioni si trovino ad affrontare pensioni al di sotto della soglia di povertà.

La disuguaglianza pensionistica tra uomini e donne richiede un impegno costante per garantire un trattamento equo e dignitoso per tutti i lavoratori.

Fonti:

Foto di Anastasia Shuraeva: https://www.pexels.com/it-it/foto/panchina-uomo-coppia-donna-8795797/