Quali sono le città europee in cui le donne non devono lottare quotidianamente per la parità

Si sa che il mondo non è uguale per tutti, ma ci sono sicuramente alcuni luoghi migliori di altri. Da diversi anni presso il Parlamento Europeo si organizzano diversi incontri per discutere sui temi delle parità di genere e pari opportunità. Gli eventi rappresentano un momento di incontro e confronto tra i vari paesi, che pur avendo gli stessi obiettivi, hanno modi diversi di raggiungerli e concretizzarli. L’Europa ha un punteggio medio di 66,2 per l’uguaglianza di genere, dunque è ancora distante dal raggiungere pienamente l’obiettivo preposto; ci sono, però, alcuni paesi europei più egualitari di altri ed hanno fatto grandi passi in avanti.

I paesi più egualitari d’Europa 

Ancora una volta sono i paesi del nord Europa ad essere in cima ad ogni classifica. L’uguaglianza e la parità di genere sono temi discussi in tutto il mondo, ma ci sono alcuni luoghi che hanno davvero provato ad affrontare il problema e ci sono riusciti. In una classifica basata su diversi criteri fondamentali al raggiungimento della parità di genere, sono state selezionati i tre paesi europei più egualitari

Metodologia della ricerca 

Gli indici su cui la ricerca si è basata sono distinti in quattro categorie generali: società, economia, genere e politica. Ogni categoria è formata da un insieme di indici più specifici attraverso cui valutare effettivamente lo stile di vita che gli uomini e le donne conducono nella stessa città: opportunità sul lavoro, differenze retributive, disuguaglianza di reddito …. ad ognuno dei quali viene assegnato un punteggio compreso tra 0 e 10. L’indice di eguaglianza di ogni luogo viene calcolato attraverso la media della somma totale dei punteggi di ogni singolo indice; in questo modo è stato possibile stabilire una classifica dei paesi europei più egualitari. 

In cima alla classifica tre paesi del Nord Europa 

Il paese con il punteggio migliore è la Finlandia ed è proprio la sua capitale Helsinki ad essere sul podio. La Finladia è stata uno dei primi paesi a concedere alle donne il diritto di voto, perciò non c’è da meravigliarsi che oggi sia ancora il paese più egualitario. Un esempio concreto di questa bellissima e giusta realtà è rappresentato da Tarjia Halonen, il primo presidente della repubblica finlandese donna, eletta nel 2000 e rieletta del 2006. Ma non è necessario allontanarsi molto dalla quotidianità per capire quanto le battaglie femminili abbiano avuto successo in questo paese. Le donne sono molto indipendenti e soprattutto rispettate e apprezzate in ambito lavorativo; conservano il loro cognome dopo il matrimonio, aspetto che ad alcune persone potrebbe sembrare una sciocchezza, ma non lo è. 

Al secondo posto tra i paesi europei più egualitari vi è la Svezia, con Stoccolma al primo posto tra le città. Un paese pieno di nomi femminili importanti che dimostrano quanto esse contino nella società. Molte svedesi sono state le prime donne ad ottenere i primi successi in lunghe battaglie; tra le più recenti vi è Annika Bilstrom, la prima donna sindaco di Stoccolma eletta nel 2002. 

Al terzo posto si colloca l’Olanda, dove Rotterdam ha conquistato il punteggio più alto. In questo paese sono ancora molte le discussioni sul tema della parità, ma sono altrettanto i traguardi raggiunti, soprattutto nelle realtà più lontane dal mondo femminile, come quella calcistica. C’è stata un’apertura totale al calcio femminile con un accordo che prevede l’equiparazione contrattuale tra uomini e donne. 

Speranze e prospettive future

I paesi in cima alla classifica di uguaglianza non sono lontani da noi, eppure sotto alcuni punti di vista, sembrano appartenere ad un altro mondo. La parità di genere non deve essere una realtà presente solo in alcuni luoghi, in misura maggiore o minore. Purtroppo, non è da sempre una condizione nata con l’essere umano, ma bisogna fare in modo che essa sia davvero una condizione del mondo, e non solo la realtà dei paesi europei più egualitari. 

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