Il romanticismo è sempre stato associato alle donne, spesso definito una caratteristica debole del sesso femminile. Lettere, cene romantiche, passeggiate al tramonto, mazzi di fiori…sono gesti da sempre graditi dalle donne ed oggi tutto questo è ancora una conferma. Ma essere donne romantiche non significa essere deboli, anzi! 

Il romanticismo ieri e oggi

Il romanticismo è stato un movimento culturale, letterario e artistico diffusosi in Europa. La parola chiave del romanticismo è sentimento: la rivalutazione di esso, in contrapposizione alla ragione illuminista, diventa uno stile di vita di tutti gli esponenti che prediligono l’importanza delle emozioni alla razionalità della ragione. Nel linguaggio comune il termine romanticismo non è più associato ad un movimento culturale, bensì all’atteggiamento delle persone. Essere romantici non ha una definizione univoca e oggettiva. Le forme di romanticismo sono molto personali, certamente però una cena a lume di candela e i petali di una rosa sul letto sono associati a questa caratteristica. L’aggettivo romantico, se associato agli uomini, viene inteso come l’atteggiamento che essi assumono nei confronti delle donne, in particolar modo nel corso di una relazione. Mentre, lo stesso aggettivo riferito alle donne, coglie la parte più profonda e dolce di esse. Le donne romantiche sono sognatrici, idealiste, amano i regali e le sorprese; sognano ad occhi aperti mentre ascoltano canzoni d’amore al finestrino di un auto. Tutto questo potrebbe essere vero, ma sembra troppo fiabesco per le donne di oggi!

Le donne romantiche: non solo fiori e canzoni d’amore

Come accennato prima, il romanticismo è considerato una caratteristica della personalità femminile. Ma che cosa significa davvero essere romantiche? Le donne romantiche non sono le figure angeliche di cui Dante e Petrarca scrivevano nelle loro opere e non sono neanche le nobildonne dipinte dagli artisti dell’Ottocento. Esse sono donne comuni, probabilmente attente ai dettagli, sono donne e non ragazzine; esse non aspettano il principe azzurro, ma apprezzano i piccoli gesti. Che sia un fiore di campo, una rosa, o un cioccolatino, non importa: le donne romantiche amano l’amore e vogliono viverlo a pieno. Questo è evidentemente sinonimo di coraggio: vivere a fondo ed intensamente qualcosa, sognare ad occhi aperti, amare più del dovuto, non significa essere fragili, ma al contrario forti a tal punto da volerci provare. Sono donne forti, perchè ci vuole coraggio a sognare e a provare a costruire realtà più dolci di quelle che viviamo. Nell’opinione comune il romanticismo è considerato un punto debole; spesso ci si vergogna della propria dolcezza e non si mostra facilmente, proprio perchè oggi il mondo non è tutto “rosa e fiori” e spesso non si trova posto per essi. Maggiormente in un’epoca come la nostra, bisogna credere e convincersi che la dolcezza non è debolezza, ma una delle armi più forti che si possa avere. Essa “ottiene più della forza”; non si può cancellare, non si può combattere, perchè “lì dove c’è dolcezza, c’è verità, c’è sensibilità e c’è ancora amore”. – Alda Merini. Perciò a tutte le donne romantiche bisognerebbe dire grazie! 

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