Che sia il gambaletto, viso o ascelle, la depilazione femminile è diventata ormai una routine.  

Se la lady del Novecento potesse vedere come oggi l’epilazione abbia subito l’evoluzione di epoca in epoca, spalancherebbe gli occhi.

Coperte da abiti lunghi, le donne del passato non avevano l’esigenza di disfarsi dei peli, avendo spesso e volentieri solo il viso scoperto. Non vi era prima né la necessità né l’esigenza, tra le donne, di disfarsi della peluria. 

Facciamo un passo indietro

Nonostante si iniziasse a diffondere in Egitto tramite l’utilizzo di miscugli depilatori, seguito dalla Grecia con l’invenzione dei primi strumenti volti all’estirpazione del pelo, è in Oriente che nasce la prima tecnica innovativa di depilazione femminile: il “filo arabo”.

filo arabo

Questa tecnica esclude l’utilizzo di creme o rasoi per prediligere un semplice filo di cotone avvolto su sé stesso. Tramite un movimento veloce, il pelo viene incastrato nel cotone e strappato dalla radice.

Nonostante, oggi, vi sia l’imbarazzo della scelta della tecnica da utilizzare, quella del filo arabo viene ancora praticata.

Milady Décolleté

Nel 1915 nasce, grazie a Gillette, il primo rasoio studiato prettamente per la depilazione femminile: Milady Décolleté. Piccolo e curvo rispetto quello maschile, era stato studiato per adattarsi meglio all’ascella. 

Milady Décolletée Gillette

Tutto questo fu causato dalla volontà di estendere il bacino di clienti anche alle donne, incrementare i guadagni, e permettere inoltre che venissero venduti anche abiti senza maniche.

Da lì in poi una lunga trafila di campagne pubblicitarie volte a promuovere la vendita dei rasoi, facendoli apparire quasi necessari, convincendo il pubblico che i peli sul corpo di una donna potessero comportare delle connotazioni negative. 

Nonostante il boom di vendite, però, alla fine degli anni Venti la vendita diminuì a seguito della messa sul mercato di collant con i quali la donna poteva coprire facilmente le gambe senza ricorrere giornalmente alla depilazione.

Abiti più corti, pelli più lisce: il boom della depilazione femminile

Man mano che la moda cambiava, con la nascita delle minigonne e top corti, l’esigenza di avere costantemente la pelle liscia aumentava. Più la donna si depilava, prima l’efficacia del rasoio si esauriva e non restava altro che comprarne di nuovi. 

Il prodotto divenne così intrinseco nella vita quotidiana, che non serviva più convincere la potenziale cliente a comprare.

Non solo rasoi

Ad oggi, le tecniche di depilazione sono così varie che vi è l’imbarazzo della scelta, a seconda dell’esigenza della persona: sensibilità della pelle, tempo di durata della pelle liscia che si ricerca e, ultimo ma non meno importante, il prezzo. 

Dalle creme depilatorie alla pinzetta, dalle cerette al laser e luce pulsata, non esistono più scuse: se c’è la volontà di togliere i peli le modalità sono infinite. 

Ma c’è chi sta bene con se stessa anche senza toglierli.

Ritorno al passato?

Nonostante i notevoli progressi, sono diverse le ragazze che negli ultimi anni si mostrano -soprattutto sui social- così come mamma le ha fatte.

Il motivo è l’emancipazione: scegliere di non sottostare ai canoni di bellezza imposti dalla società, e decidere autonomamente cosa fare del proprio corpo.

Così come la moda degli anni 60, anche i peli tornano in voga. 

Quanto durerà, in questo caso, il trend della donna pelosa?

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